Mi capita spesso, durante la fase di analisi di un cliente, che alla domanda “Quali azioni promozionali ha fatto recentemente e quali risultati hanno portato?”, questi mi risponda “nessuno”.
I motivi per cui un’azione promozionale non porta risultati possono essere molti, ma quella più probabile è che non sia stata prevista, al momento di lanciare una promozione, una modalità per misurare i risultati ottenuti, e quando parliamo di attività commerciali il successo di una campagna può essere determinato dal numero di visite in negozio, da un contatto per chiedere informazioni oppure la prenotazione di un determinato servizio.
Come tracciare il successo di una campagna offline
Quando parliamo di campagne offline parliamo di campagne pubblicitarie su giornali e riviste, volantini, cartelloni, annunci alla radio, spot su tv locali, mezzi pubblici, ecc., e comunque di tutti quei canali di comunicazione tradizionali dove il nostro controllo può risultare abbastanza limitato.
Non sono contrario all’utilizzo dell’offline per promuover un’attività locale, sempre che il mezzo scelto sia adeguato e il suo utilizzo pensato in modo strategico. Non mi sembra logico pubblicare un annuncio, ad esempio, su un giornale locale solo perché mi hanno fatto un buon prezzo e quel mezzo raggiunge 100.000 lettori. Se quei lettori non sono il mio target, non è il periodo giusto per il mio prodotto/servizio e il messaggio pubblicitario viene gestito direttamente da chi impagina lo strumento editoriale, i risultati probabilmente saranno scarsi o nulli.
Essere specifici e non generici
Una buona norma per analizzare se una campagna di promozione offline funziona meno è quello di creare un annuncio che promuove uno specifico prodotto o servizio. Se sono un calzolaio ad esempio, invece di promuovere la mia attività in modo generico posso proporre, solo su quel determinato mezzo di comunicazione, la campagna “Cambia due tacchi al prezzo di uno!”. In questo modo avrò la certezza dell’efficacia del mezzo scelto o meno.
Come distinguere le chiamate
Se la mia campagna è generica e la call to action (la chiamata all’azione) si basa su una chiamata per avere maggiori informazioni e quindi generare un lead, una buona soluzione è quella di distinguere le telefonate della normale clientela che trova il nostro numero su internet, da quella che hanno visto la mia campagna pubblicitaria offline.
Per farlo non serve attivare nuove linee e centralini, alcune aziende offro numeri telefonici Voip gratuiti che possono essere utilizzati sul proprio smartphone e che aiutano a farci capire se la campagna che abbiamo attivato è efficace o meno.
Come tracciare i clic verso sito
Se la campagna che ho attivato su una rivista prevede di compilare un form per contattarmi, oppure di visualizzare una determinata pagina che presenta un prodotto, ecc. una cosa utile da fare per capirne l’efficacia è quella di creare degli appositi link che rendirizzano alla pagina desiderata. In questo modo posso tenere traccia da Google Analytics di quante persone digitano quel link e sapere con certezza quante visite la campagna pubblicitaria mi ha effettivamente portato.
Una volta terminata la campagna questi link possono essere redirezionati verso la home del mio sito o altre pagine.
Come tracciare le email
Se è la mail il mezzo che ho scelto di utilizzare per generare un lead da una campagna pubblicitaria, un sistema per tracciare da dove arrivano i contatti è quello di attivarne un account apposito per ogni campagna. Ormai i provider di servizi internet danno la possibilità di creare molti account gratuitamente, basterà attivarne uno specifico che redirezioni sul nostro principale per capire se la nostra campagna è efficace.
Come attivare e tracciare un qr-code
Negli ultimi anni si sta diffondendo l’uso dei qr-code, una sorta di codice a barre che gli smartphone possono leggere scaricando un’app gratuita oppure inquadrandoli con la fotocamera del telefono.
Sono molti i siti che permetto di generare un qr-code gratuitamente partendo dall’indirizzo di un sito web. Un trucco per capire quante persone lo utilizzano veramente è generare il codice sopra descritto partendo da uno short link, cioè un link fittizio che “maschera” un vero link, e utilizzarlo per creare il qr-code. In questo modo ogni volta che il codice verrà inquadrato vedremo traccia sulle statistiche del servizio di short link.
Conclusioni
Quelli sopra descritti sono solo alcuni dei modi per monitorare il successo di una campagna offline. Sono modalità tutto sommato abbastanza semplici e che non necessitano di grandi risorse e capacità tecniche.
Ricordo comunque che per ottenere successo da una campagna offline è necessario investire a medio termine e non pensare che un semplice annuncio che esce nel quotidiano locale per un giorno possa cambiare le sorti della nostra attività. Per questo motivo invito a riflettere e rimando ad un articolo dove mettevo a confronto un’azione di volantinaggio e una ipotetica campagna su Facebook Ads.
Grazie per l’attenzione e a presto!